DI-STANZE
Distanze perché la labilità della vita terrena, l'eterno e inquieto peregrinare porta a rendere distante - nel bene e nel male - ogni cosa, ogni fatto, ogni affetto. Pure le opere prendono le distanze una volta terminate, lasciandosi guardare come un qualcosa fatto da altri e non più tuo. Tutto è fermato nella fissità di un momento che (forse) stravolge il cuore.